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Messaggi dal passato – episodio 1 (2017)
30maggio2017 “Audentes fortuna iuvat” Ovvero, se l’universo ti ha dotato di una faccia di c..o l’ha fatto perché tu possa usarla, anzi osarla. Che poi è come saper dire sempre sì alla vita e sapere di essere in grado di fronteggiare anche i risvolti negativi della tua predisposizione a viverla in pieno, quella stessa vita. Ed è anche come quando pensi che di tempo per stare in pace in questa vita ne avrai quanto ne vorrai, dopo la morte. Insomma, quel che vi volevo dire è che a stare davanti a uno specchio a contemplare la propria sofferenza e i propri fallimenti e la sfortuna cronica e l’accanimento del destino…
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#LittleBirdsOnFB_47
Cronache poetiche dal supermercato: – donna sulla sessantina, mèches, viso sfatto, urla al telefono “vuoi dirmi che ho sbagliato? Eh? Dimmelo, avanti, dimmelo!!!” – padre e figlio di 5 anni circa, lui, due pacchi di merendine in mano, il bambino, un ovetto di cioccolata, lui parla al telefono con tono calmo “ce l’hai con me? Dimmi la verità? Perché non vuoi dirmelo?” – moglie e marito, giovani, la fede è ancora lucida, lei parla e chiede al marito “queste sono le misure del copridivano, ma sarà meglio prenderlo giusto o un po’ più grande?”, lui annuisce, consapevole di non aver ascoltato nulla e che quella conversazione sarà presto dimenticata –…
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#LittleBirdsOnFB_46
La signora sull’autobus di stamattina diceva a gran voce che la vita è una lotta. Accompagnava la sentenza con altri dogmi sullo stesso stile: la felicità non esiste, siamo nelle mani del Signore, ognuno ha la sua sofferenza, ecc… Ma se davvero la vita è una lotta, se è una guerra tra sè e il mondo, se è una battaglia continua tra i propri desideri e ciò che gli altri si aspettano da noi…se davvero è così, allora ditemi, state vincendo? o è una rovinosa sconfitta? Odio la guerra ma la battaglia può essere necessaria e la vittoria è la conquista. La perdita solo un’occasione per ritornare alla piazza d’armi.…
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#LittleBirdsOnFB_45
Ieri è stato il mio onomastico. Ho cercato di capire perché quella Eleonora d’Inghilterra fosse diventata una santa ma in realtà ben poco ho trovato…passò gli ultimi anni della sua vita in un convento e morì in “odore di santità”. Forse capiterà lo stesso anche a me che ho sempre considerato il convento un ottimo piano B per concludere una vita alternativa. Nel frattempo, per festeggiarmi, mi sono regalata tre rossetti, due creme antirughe per pelli mature, una serata di degustazione di vino e una bottiglia di vodka polacca. L’effimero. In fondo, ho pensato, cosa mi resterà della mia vita? Il ricordo di come l’ho vissuta. E quanto può essere…
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La possibilità
C’è una parola che adoro ed è “possibilità”. La adoro perchè è più forte dell’impossibile. Quando penso a questa parola la immagino come quell’attimo in cui l’aereo si stacca dalla terra e vola. E’ quell’attimo delle probabilità infinite che solo quando atterri ti rendi conto che almeno una l’hai realizzata. La immagino legata a un “si” che viene pronunciato e creduto possibile. La lego al sentimento profondo della fiducia che non ha motivi precisi e fondati se non quello unico e solo di crederci. Di credere in se stessi e forse ancora di più negli altri. Ho avuto le mie possibilità e ne ho date tante. Ne continuo a dare…
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#LittleBirdsOnFB_44
Io certe mattine vorrei svegliarmi ed essere banale. Essere senza pretese nè sorprese. Vorrei aprire gli occhi e guardare fuori dalla finestra senza stupore. Dirmi che sarà una solita giornata come tante, senza alti nè bassi. Senza battiti accelerati. Una di quelle giornate in cui guardare il bucato che gira nella lavatrice e immaginare spiagge lontane che non vedrò mai. Vorrei essere banale, anche normale a volte. Senza dover fare i conti con questa anima che non sa accettare che la propria giustizia può essere incomprensibile al mondo. Vorrei essere come tanti altri, come tutti quelli che pur tuttavia esistono e non ha importanza come lo fanno. Vorrei poter essere…
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#LittleBirdsOnFB_43
Quest’anno gioco d’anticipo. Questo è il mio augurio e il mio auspicio per i giorni a venire per tutte voi. Che possiate sorprendervi sempre e che sempre possiate sorprendere chi vi sta accanto. Trasformatevi, scopritevi, rivelatevi e rivoltatevi. Diffidate di chi vi vorrebbe sempre uguali a voi stesse, allontanatel* da voi e se proprio non potete farlo, aiutatel* a comprendere il vostro cambiamento e coinvolgetel* nel vostro flusso in divenire. Aiutatel* ad accettarvi e a capirvi sempre, perchè tutti possono farcela. Aiutatel* a continuare ad amarvi quando siete bianche ma anche quando siete nere. Chi nasce tonda può morire quadrata e viceversa. Buone Feste Amiche Mie. Vostra LB PS: “E’…
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#LittleBirdsOnFB_42
E’ un anno strano, che cosa ci volete fare? Che poi dipende tutto da come si decide di viverla questa vita che, a lungo andare, ci porterà alla fine. E quando sei LB non puoi aspettarti che tutto sia normale. Prendete per esempio il fatto che a giugno ho deciso di rinascere e ho cambiato data di nascita e segno zodiacale e dopo 47 anni da Vergine ho iniziato a leggere l’oroscopo dei Gemelli. Ma come ci si comporta quando arriva il giorno del proprio compleanno biologico? Festeggi o no? La rinascita è un punto e a capo o un capoverso con la lettera maiuscola che indica l’inizio di un…
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From the Past #1 (1999)
12 Luglio 1999 Come si è trasformata la mia vita. A 17 anni pensavo che sarei diventata qualcuno, che forse sarei riuscita a sfondare in qualche campo. Chissà, forse avrei potuto recitare, mi sarebbe piaciuto davvero, o forse avrei potuto laurearmi presto e bene e adesso magari avrei potuto insegnare all’Università, anche questo mi sarebbe piaciuto molto. Invece sto qui, all’1 e 20 di notte a guardare Alberto che dorme nel letto accanto a me e a sentire Carlo che piange e non vuole dormire. In quale vita sarei stata più felice? Non so proprio dirlo, avere tre figli è troppo pesante per me. Ma chi ha anche 6, 8…
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Bilanciare la vita
Sono nata e cresciuta in una famiglia borghese, da padre umbro e madre calabrese, negli anni ’70 e ’80. Ho sempre avuto tutto e ciò che non ho avuto non l’ho mai rimpianto perchè conoscevo benissimo il motivo per cui non potevo averlo. Stavamo bene economicamente, ero una bambina ben educata, che non faceva capricci perchè sapeva fin dove poteva spingersi. Ho mangiato pane e salmone, poca Nutella e ancor meno merendine. Avevo la Casa della Barbie, quella su tre piani, con il fondale di cartone e l’ascensore che andava su e giù con un filo. Avevo una stanza enorme piena di giocattoli con cui giocavo da sola, molto raramente…