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#16 Elsewhere
Ci sono sguardi che io non posso dimenticare. E questo è un bene, perché io non voglio dimenticarti. Sarai nel luogo dell’impossibile. Ricorderò qualcosa che è accaduta in un tempo, con giorni costruiti dal desiderio e dal sogno. Sarai nel sublime che appare tra l’inferno e il paradiso e nell’orizzonte tra il cielo e la terra. Lì ti ritroverò, sarai nel sogno che tutto disegna e resta nel tempo dell’attimo in cui apri gli occhi al giorno che viene. Sarai forma di futuro che non è dato conoscere. Sarai nel luogo magico ed eterno della possibilità. Sarai in me, nei giorni che verranno. Ed è lì che troverai riposo quando…
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Padri.
Che cosa è il Padre? Me lo chiedo oggi, che ne ho incontrati diversi. E’ domenica oggi ed è il 19 marzo. Ho deciso che gli avrei portato una rosa rossa e che lo avrei fatto per ogni anno a venire, perché mai lo avevo fatto. Ho preso la strada per il Lotto n. 4 e ho messo una rosa rossa sulla tomba di mio padre. Era la seconda in otto anni. Pensavo che mi bastasse ricordarlo e pensarlo, ma le nostre vite umane hanno bisogno di riti e di simboli, e i fiori sono nati per questo. Ho avuto un dialogo con lui, in quest’anno, perché ad un certo…
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Un sogno.
Ho fatto un sogno. Ero in partenza per qualche luogo e riempivo il mio zaino verde, come ho fatto tante volte in questo ultimo anno. Avevo messo dentro vestiti a caso, che non erano quelle le cose importanti da portarsi dietro. Sono uscita dalla mia camera e ho chiuso la porta, così che il gatto non avrebbe potuto attaccare la lana della coperta arrivata quasi al termine dei suoi giri quadrati. La mia prima e unica coperta per due. Ho percorso il corridoio, l’ingresso e finalmente sono uscita. Fuori casa non c’era la solita via, ma un fiume che avrei dovuto risalire per trovarne la fonte. Questa era la ragione…
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Fu Capodanno.
“Erano le 6:49 della mattina del primo gennaio 2022 e io avevo appena aperto gli occhi sul nuovo anno. La sera prima avevamo brindato a distanza, ognuno per conto suo in casa o dalle stanze dell’isolamento per non contagiare gli altri. Eravamo insieme online, in video call. Avevo mandato il link a tutti perché ci fossimo lo stesso, perché stessimo insieme, perché ci si percepisse. L’ho fatto per chi avrebbe sentito di più la mancanza di un incontro fisico, perché si potesse continuare a credere che le distanze non sono nulla e la vicinanza è la ricchezza. E insomma, in quella mattina di questo anno appena iniziato, al secondo giorno…
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#15 Elsewhere
Sono felice. Ho conosciuto l’Amore Vero. Quello ricevuto e quello dato. Ho vissuto. Ho generato. Ho creato. Ho sbagliato. Ho mentito, troppo, e ho detto la verità, troppa. Ho svelato il mio corpo. Ho ascoltato le storie delle anime. Ho avuto Fede. Ho esplorato la libertà. Ho imparato ad aspettare. E digiunare. Ho accettato il vento. Ho amato e sono stata amata. Ho vissuto. E ancora potrei vivere. Aspetto il giorno per tornare polvere. Come fu ogni volta. Adesso è il tempo delle stelle.
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#2 StreetPoetry – Accade.
Cammino per strada e accade. Accade che, l’altro giorno, incontro una donna dagli occhi trasparenti come un cristallo di un celeste consumato, che si chiama Arianna. Mi ha detto molte cose e anche di continuare a leggere e a sorridere. Accade che, il 13 febbraio, metto piede a Milano e mi rubano il portafoglio mentre aspetto la metro. Dentro c’erano soldi, che spero siano stati usati per cose buone, almeno, carte e documenti. Gli strumenti della nostra identità in questo mondo. Me ne accorgo quando arrivo in hotel, che ormai è mezzanotte, e poi sento il ragazzo alla reception dirmi “Mi dispiace, ma senza documento non può stare. Per me…