From the Past #2 (1993)
Le parole
vorrei che sgorgassero
dal mio cuore e
passassero nella mia mano
Potrei scrivere di mondi lontani
e mai visti
o di mondi sentiti con le orecchie del cuore
Riuscirei a distruggere le lacrime
chiudendo gli occhi e muovendo la mia mano
su una superficie liscia come un foglio
Forse amerei le cose della mia terra
la terra e le pietre che bruciano
le mani che amano
le parole che accarezzano
la vita del seme
Ma non potrei uccidere una mosca neanche se volessi
anche lei ama?
Chiudo gli occhi e scrivo
non so cosa e non so come
però riesco ad essere sincera
e a non avere rimorsi
il mio amore è blu come il mare
e rosso come le fragole succose
frutto d’amore carnale
nulla più può fermare
la mia danza della vita
Chiudi gli occhi di nuovo
e ascolta il tuo cuore
è tutto
non amo sola ho te
forse mi basta sorridere
ma lascio la mia mente
scrivere su un foglio
che la mia mano conosce
Il sole mi prende
e il vento mi sfiora
l’aria mi solleva
Tu mi sfiori
Ma il fumo è sottile
e non rimane, vuole
fuggire come me
salire sulla luna e non tornare più
Apro gli occhi e leggo quello che scrivo
vedo il colore della penna
e la mia mano che si muove
ma non ti vedo più
Sei rimasto nel mio cuore
negli occhi del mio cuore
negli occhi delle mie mani
negli occhi del buio
Amami
Non uscire da me
rimarrei sola
e il mio buio è troppo grande
Sfideresti la notte per me?
Ameresti la luna per me?
Cavalcheresti il giorno per me?
Passeresti il fiume per me?
Mi basterebbe anche solo vederti
sconfiggere gli gnomi e sarei felice
Ma non esistono qui gli gnomi
Baciami come fa il sole
Sfiorami come fa l’aria
Prendimi come fa il vento
Il mio fiume d’amore
sarà tuo per sempre.
(E., 1993)