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Respira
Ci sono mattine in cui le storie si svegliano prima di te e l’unica cosa da fare è lasciarle uscire fuori per evitare di rimanerne soffocata. “Respira!” era ciò che le dicevano sempre quando aveva quelle crisi in cui le mancava il fiato. “Stai calma e respira!”. Li odiava quando glielo dicevano, perché lo sapeva benissimo che respirare era l’unica cosa da fare in quei momenti e non è che non volesse farlo. Ma non riusciva a farlo. Come se fosse facile respirare, come se bastasse inspirare l’aria dal naso, sentirla passare in gola e spingerla giù fino ai polmoni. Era l’aria a non voler entrare nel suo corpo. Oppure…