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Ottobre 2015 – LittleBirds On Tour
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    #LittleBirdsOnFB_04

    Dice “Quanto sei severa con te stessa?” “Sono rigorosa con me. Sono ipercritica. Sono inflessibile. Sono spietata. Ma mi sono conquistata. Ho imparato ad amarmi e adoro viziarmi proprio come si fa con la persona amata. Riconosco dove sbaglio, ne faccio tesoro e mi concentro su ciò che non sbaglio. Forse la gente passa più tempo a contare le proprie sconfitte piuttosto che le proprie vittorie. Forse è per questo che non sono felici. Rompete le barriere e passate dall’altra parte”  

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    Pezzetti

    L’altra sera sono uscita con la Ragazze per una delle nostre “uscite rituali”, ovvero quelle in cui lasciamo cadere per terra (o nel mare…dipende) un pezzetto di ciò che siamo state e che non fa più parte di noi. Ne parliamo tutta la sera, lo esaminiamo, lo osserviamo dall’esterno, lo valutiamo per tutto ciò che ci ha dato e tutto ciò che ci ha preso e lo ringraziamo prima di lasciarlo andare. Ce ne liberiamo, così da far spazio ad altri pezzetti di noi che erano nascosti e che costruiranno ciò che saremo. Un po’ come perdere i denti da latte. Un po’ come cambiare la pelle. Un po’ come fa…

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    Fallimenti

    Nella mia precedente vita (ovvero qualche anno fa) vivevo il fallimento come un dramma. Era un buco nero che avrebbe irrimediabilmente risucchiato e azzerato tutti gli sforzi che facevo per raggiungere la perfezione. Il fallimento mi faceva capire che non sarei mai stata perfetta nonostante tutte le energie che consumavo in questa titanica impresa. Ieri mi dannavo, piangevo, lanciavo piatti per terra, non riuscivo a respirare, oggi rido sonoramente di me stessa: mentre cado (come è successo stamane appena uscita dal bar dopo l’aperitivo con il Locrideo), mentre sbaglio, mentre mi dimentico le cose e mentre fallisco, con soddisfazione. Per esempio. L’altro giorno mi chiama Dino e mi dice “Little…

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    #LittleBirdsOnFB_02

    Quando guardi orizzonti diversi dal tuo, quando scruti cieli diversi dal tuo, quando cammini per strade diverse dalla tua, quando osservi pietre diverse dalle tue, apri gli occhi quanto più puoi. Se esce fuori una lacrima lasciala scendere: è la tua anima che si pulisce

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    Io e la Calabria

    E cosa vuoi che dica il mio articolo? di cosa vuoi che io parli? Voglio che dica cosa si dovrebbe finalmente fare per far andare le cose per il verso giusto, lineare, semplice, incisiva e penetrante come sai essere tu Ognuno dovrebbe fare il proprio dovere, dagli amministratori, al cittadino, all’operatore delle società partecipate, tutti Ma c’è un problema, quanto senso di appartenenza a questa città pensiamo di avere? Quanto ci sentiamo legati alla terra in cui siamo nati e quanto ci identifichiamo con essa? Finché ci aspetteremo che la soluzione ai problemi debba arrivare dagli altri non ci potrà essere sviluppo e crescita e questo è purtroppo un problema…

  • Raccontare

    Capitolo I

    La casa sorgeva sulla cima della collina che domina la valle del Nirto. Non c’erano altre case vicine, solo un capanno, anzi una vecchia casa in pietra, dentro cui si conservavano gli attrezzi per il lavoro nei campi. Il Barone viveva da solo perché non amava la compagnia. Aveva paura di perdere le proprie abitudini che ormai scandivano le sue lunghe giornate. In realtà il Barone aveva molte paure e tutti quei suoi strani rituali gli servivano per allontanare i fantasmi del passato che ancora, dopo tanti anni, tornavano a fargli visita quando meno se lo aspettava. La casa era molto grande, troppo grande per un uomo solo, e il…