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Lei.
Forse ho già scritto di Lei o forse l’ho fatto solo nei miei fogli privati, ma non ha importanza. Un giorno di molti anni fa scoprii che sarei diventata madre per la quarta volta. Rimasi atterrita, era una notizia totalmente inaspettata, anche perché avevo nel corpo un dispositivo per impedire le gravidanze. Non era desiderata. Ricordo di essermi sentita completamente vinta dalla vita, disperata, perché io non lo volevo un quarto figlio, che già stavamo alla frutta con tre. Poi l’ho vista, millimetri, ho sentito il suo battito, ma c’era qualcosa che non andava, mi hanno ricoverata e nella notte ho pensato a milioni di cose e al fatto che,…
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Il coprispalle verde.
Una sera ero sotto casa sua ad aspettarla, si doveva uscire. Lei entra in auto e mi dice, tutta frizzante, “Tieni, è il tuo regalo di Natale“. Tiro fuori dalla busta un gomitolo, di ogni verde possibile, con parti morbidissime e fili luccicanti, perché chi ti ama sa quale regalo ti rende felice.In questi mesi, tra un lavoro e l’altro, è diventato questo coprispalle caldo e soffice, che anche se oggi splende il sole è sempre bello sentirsi abbracciare così.Vi dirò che questa volta ho impiegato più tempo del previsto, perchè arrivata quasi a metà del lavoro mi sono accorta che c’era qualcosa che non quadrava e quindi l’ho disfatto…
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La Coperta di Olivia.
“Come lo conti il tempo, tu” “Che vuoi dire? Prendo un cronometro o un timer, dipende da che tempo devi contare, o no? “No, dico, i giorni che passano, come li conti?” “Ah, c’è il calendario per questo, non lo sapevi? 365 o 366 giorni in un anno, divisi per mese” “Si, si, lo so. «30 giorni ha settembre, con april, giugno e novembre, di 28 ce n’è uno, tutti gli altri ne han 31», mi ripeto la filastrocca ogni volta che mi chiedo quanti giorni ha il mese” Il calendario è utile, certo. Io però ho preso a contare i giorni intrecciando fili di lana colorata, in genere poi…
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#VitadaLocandiera – I 40 giorni di I.
“E quindi vai tu da loro, a casa di tua nuora, o viene lei da te?”, ha risposto così quando le ho detto che presto sarei diventata nonna.“Come? Non ho capito”“Nel mio paese, quando nasce un figlio la nonna materna si trasferisce per 40 giorni a casa della figlia, per aiutarla e per insegnarle ad essere madre. Sono tutti felici, la nonna che ha sempre il nipote, la mamma che ha un grande aiuto e il marito che se ne va fuori e si diverte!”. Ah. Mi ricordo di averlo già letto ne “La tenda rossa delle donne”, era secoli prima ma accadeva negli stessi luoghi da dove arriva la…
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#27 Elsewhere
Oggi vi racconto una storia, che ho condiviso con pochissime persone preziose per me, come lo sono i fatti accaduti, al punto che sentivo di doverli tacere ai molti. Ieri pomeriggio ho rivisto “E.T.” e non so per quale inusitata connessione è venuto fuori che adesso è tempo che questa storia vada detta. Ero in Puglia con Banchetto, eravamo lì per un festival. È stato in quella occasione che ho conosciuto N., aveva bevuto un po’, come tutti in quella festa, forse perché eravamo in una cantina sociale o forse perché il vino pugliese è proprio buono. Lui mi fissava da lontano, da solo. Poi è venuto a sedersi con…
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Quindici posti a tavola +1
Resistiamo, ognuna e ognuno sulla sua strada, che poi a un certo punto dell’anno ci accorgiamo che arriviamo tutti qui quando, dall’altra stanza, grido “È il momento fotooooo!”. Leggo del vostro anno passato tra lacrime e gioie, tra sfortune e opportunità, che mai anno più brutto non ci fu e successi snocciolati e buoni propositi per il futuro, che sia meglio di ieri. Io osservo. Ogni giorno è come una puntata di una serie TV, che non ho scritto io e non so come andrà a finire. Si piange e si ride. Un amico una volta mi disse che non poteva chiamare i suoi scritti commedie o tragedie perché erano…
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Giuseppe non si trova
Giuseppe non si trova. L’abbiamo cercato dappert… No, non è vero, non ho fatto nulla per trovarlo. Potrebbe anche essere sotto quel mobile in salone, ma credo che resterà lì, almeno per quest’anno. La prossima volta sarà più attento a non perdersi, ecco. È vero che in un certo qual modo non ha scelto lui di diventare padre così e si è trovato sulle spalle questo pacco di Natale. Ma non l’ha scelto neppure lei. È anche vero che in tutti i vostri presepi lui c’è, accanto a Maria, ad aspettare quel Bambino che, gli hanno detto, porterà la Luce nel mondo, ma nel mio non c’è. Come quelle volte…
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Ponti
Sono piuttosto convinta che quando decidiamo di venire qui sappiamo già quale sarà il giorno in cui ce ne andremo via. Lo dimentichiamo subito dopo essere arrivati, in quel marasma di sangue e grida e amore. Dimentichiamo per poter godere della meraviglia e della sorpresa dei giorni che si susseguono, confidando e sperando che ce ne sara sempre un altro. Ci ricordiamo tutto appena smettiamo di respirare e quanto è stato dietro di noi si svela nel suo senso profondo, della vita che si compie. Il problema è tutto nostro, che qui rimaniamo nella dimenticanza, a guardare chi se ne va. Un giorno una donna mi disse che invidiava le…
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Il maglioncino rosa.
Qualche giorno fa sono stata in una merceria vicino casa e ho portato con me questo mio ultimo lavoro (da me definito un capolavoro semplicemente perché in ogni maglia c’è il mio pensiero d’amore per Lei che arriverà), per scegliere bene la misura e il colore dei minuscoli bottoni da aggiungere. Lei, la merciaia, dietro il suo bancone così fantasticamente vintage, l’ha guardato, ha storto il naso, ha alzato il sopracciglio sinistro e mi ha detto “Ma perché è così duro? È lavorato troppo stretto! Che uncinetto ha usato? Vedi tizia (l’altra commessa) la signora lavora come te, fitto fitto”.Subito dopo ha disteso sul bancone, facendolo volteggiare nell’aere, un minuscolo…
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Lo scialle della nonna.
Di questo scialle da prossimamente nonna sono piuttosto soddisfatta, soprattutto per i colori scelti assolutamente a caso, come si può ben vedere.Ecco, questo mi ricorda che a volte il caso la sa più lunga di noi, soprattutto quando cerchiamo di pianificare tutti i colori della nostra vita.